Siti di prenotazione a confronto: il faccia a faccia

Chi come te ha una casa vacanza, un b&b, un agriturismo o qualsiasi altra struttura extra-alberghiera deve destreggiarsi nella giungla dei portali di prenotazioni per strutture turistiche.

Facciamo il punto della situazione con dati, strategie e consigli. Uno scontro finale tra le varie opzioni.

OTA e metasearch, che paroloni!

Se fosse un imprenditore extra-alberghiero, Amleto cambierebbe il suo detto in “esserci o non esserci… questo è il problema” e il suo cruccio diventerebbe scegliere la migliore OTA o metasearch.

Per non rovinare la letteratura, chiariamo le idee una volta per tutte:

  • OTA – L’Online Travel Agent non è altro che il vecchio modello di business delle agenzie turistiche adattato al web. Tu crei una scheda della tua struttura, i clienti prenotano tramite l’OTA e tu paghi una commissione ad ogni prenotazione. Tra le più note ci sono Expedia, Booking e Venere.
  • Metamotori o metasearch – Sono aggregatori di informazioni, che mostrano i prezzi delle OTA accanto anche a quelli dei siti ufficiali di proprietà delle strutture (per intenderci, il tuo sito!). Degli esempi sono Trivago, Tripadvisor e Kayak.

Ora, Google ci dice (ne parleremo in dettaglio nei prossimi post) che le persone guardano in media 20 siti diversi prima di prenotare un viaggio, tra i Social, le recensioni, i portali di case vacanza, etc.

È quindi fondamentale che tu sia presente anche sui portali, ma dobbiamo capire su quali tra i tanti “esserci o non esserci”.

Che differenze ci sono?

I siti più usati per prenotare in Italia

Abbiamo esaminato i portali su cui puoi creare un profilo ed ottenere prenotazioni, tratti dalla classifica dei siti di turismo più visitati in Italia.

Le informazioni riportate non sono state sempre semplici da reperire, perché alcuni siti di prenotazione cambiano le condizioni a seconda del tipo di struttura, del tipo di opzioni scelte, etc.

1. Booking

Booking.com è un’OTA del gruppo Priceline, con 40 milioni di visitatori mensili da 212 paesi. Ci sono 674.153 annunci di cui 295.438 di case vacanze.

Il turista paga direttamente te, che poi versi una commissione del 15-30% a seconda delle opzioni di visibilità che hai scelto sul sito.

Pro:

Ovviamente la visibilità!

Contro:

I prezzi di Booking sono dinamici e variabili. Devi avere un po’ di dimestichezza con le tariffe, le cancellazioni, le promozioni last-minute.

2. Tripadvisor

Tripadvisor invece è un metasearch attivo in 47 paesi, con 997.000 annunci di cui 770.000 case vacanze.

Agli imprenditori extra-alberghieri Tripadvisor offre due tipi di soluzioni.

Puoi rivendicare metà delle prenotazioni generate, pagando una commissione del 15% (o ne rivendichi un quarto pagando il 12%). Oppure paghi ogni click proveniente da Tripadvisor al tuo sito ufficiale.

Pro:

Un sito con 350 milioni di visite mensili. Ti offre statistiche e analisi della tua performance.

Inoltre, Tripadvisor possiede Flipkey, un altro colosso degli affitti per case vacanze con 300.000 annunci in 179 paesi.

Contro:

Le visite non sono tutte per prenotare una struttura extra-alberghiera, visto che come sai Tripadvisor è un sito di recensioni.

3. Airbnb

Terzo sul podio è Airbnb, con 800.000 di annunci in 192 paesi.

Propriamente è un sito di sharing, ovvero di condivisione, ma in termini di commissioni per te funziona come un’OTA.

Infatti paghi il 3% su ciascuna prenotazione, ed il prezzo finale all’ospite viene maggiorato del 10-15% per le spese di gestione.

Pro:

Perfetto per chi possiede un appartamento turistico. I prezzi Airbnb sono bassi e fissi rispetto a quelli di Booking ed è quindi a misura di piccolo imprenditore.

Inoltre, Airbnb ha anche messo appunto le Hosted Walks (per ora solo a New York), ovvero un sistema che permette agli ospiti di ricevere indicazioni in tempo reale su come passeggiare in città partendo dal loro alloggio, ascoltando le registrazioni dei proprietari che raccontano la città.

Contro:

Il rincaro del 10% sul prezzo finale è piuttosto alto anche per soggiorni brevi.

4. Trivago

Trivago è un metasearch di proprietà di Expedia. Come per Tripadvisor, paghi ogni click proveniente da Trivago al tuo sito ufficiale.

Secondo le previsioni rilasciate nelle interviste, circa l’1-6% di chi viene rimandato al tuo sito da Trivago poi effettuerà una prenotazione.

Pro:

Un metasearch specializzato in alloggi. Il sito è molto Social, punta sulle recensioni ed ha quindi una struttura sempre più simile a Tripadvisor.

Contro:

Devi essere in grado di gestire un investimento in click: una volta che le persone sono arrivate sul tuo sito devi assicurarti che prenotino!

5. Expedia

Expedia è un’OTA con 510.000 annunci, ma gestisce anche Venere, Hotels, Travelocity, Orbitz.

Vieni pagato dal cliente e poi versi ad Expedia una commissione variabile (10-30%), che aumenta se decidi di volerti posizionare più in alto nella pagina dei risultati.

Pro:

Il programma Expedia Easy Manage ti offre statistiche e analisi per migliorare l’inventario, i contenuti, la distribuzione e le tariffe. Entri in un network di 70 portali.

Contro:

Expedia si rivolge essenzialmente a partner più complessi, come le agenzie.

6. Homeaway e Homelidays

Li analizziamo insieme perchè vi accedi con un solo abbonamento. Entrambi di casa Expedia, sono i siti di sharing principali concorrenti di Airbnb.

Ma non è necessario far parte del programma Expedia Easy Manage: paghi una rata annua a partire da 199 €, a seconda delle opzioni che scegli.

Puoi decidere se farti pagare tu dall’ospite e poi versare una commissione dell’1,7-2,7% (per i residenti EU), oppure far pagare direttamente i turisti sui due siti.

Pro:

Scegli una rata standard e la percentuale sulle prenotazioni è ridotta.

Contro:

Airbnb è ancora ben più forte in termini di visibilità.

7. Kayak

Un metasearch di Priceline (quello di Booking) in cui paghi per ogni click rimandato al tuo sito web ufficiale.

Pro:

Permette alle persone di prenotare la tariffa del tuo sito senza uscire dal portale Kayak.

Contro:

Non è specializzato in strutture di pernottamento. Le persone che arrivano su Kayak potrebbero essere anche solo interessate a un volo o un noleggio.

8. Casevacanza

L’OTA per chi ha un appartamento o una casa vacanza. Le persone prenotano sul sito, che versa a te la somma decurtata del 15% (più costi amministrativi).

Pro:

Si rivolge a un pubblico ben specifico che cerca solo affitti turistici.

Contro:

Sito essenzialmente per un pubblico italiano.

9. Bed-and-breakfast

L’OTA dei b&b in Italia. Paghi 189,10 € annui senza commissione alla prenotazione.

Pro:

Pensato per aiutare gli imprenditori extra-alberghieri, senza commissione. Un sito specializzato in b&b, anche se gli annunci possono farli altri tipi di strutture extra-alberghiere.

Contro:

L’ultimo della lista, ma pur sempre uno 50 dei siti più visitati!

 

Per concludere, ecco un’infografica (in inglese) su come vanno le cose negli altri paesi.

Esserci o non esserci?

Questo il punto della situazione sui più popolari intermediari tra te ed i clienti che non riesci a raggiungere, visto che loro fanno molto più marketing di te.

Quindi sui portali devi esserci, ma nel frattempo costruisciti un’autonomia per non essere schiavo delle commissioni.

Impara da loro: elabora una strategia a 360° per riposizionarti online.

Come sopravvivere a OTA e metasearch

Abbiamo detto che le commissioni portano prenotazioni nell’immediato ma sono regalate ai portali, mentre rafforzare il tuo sito web con un investimento di lungo periodo dà frutti che ti restano nel tempo.

Niente vieta di rimanere attivo anche su molti siti di affitti e comparazione, se le cose vanno bene. Ma tu devi avere una presenza e un servizio solidi a prescindere:

  1. Resta sui portali da cui ottieni più guadagno, gli altri sono una perdita di tempo.
  2. Tagliati i rami secchi reinvesti nel promuovere il tuo sito web, proprio come fanno i portali.
  3. Chi entra nel sito non deve uscirne più perchè catturato dalla tua passione.
  4. Il tuo sito deve dare più informazioni rispetto al profilo sull’OTA. Le foto, le descrizioni, la disponibilità delle camere e persino le promozioni sono spesso più aggiornate sul sito di terze parti.
  5. Offri sul tuo sito promozioni per i clienti fedeli. Sul sito della struttura le prenotazioni last-minute avvengono quasi solo da parte dei clienti fedeli, che ritornano in cerca di promozioni esclusive. Non perdere questa fetta di clienti, comunicando anche tramite e-mail.
  6. Cura le recensioni nei portali (passano in cavalleria, ma ci sono) per far crescere il tuo nome al punto da poter vivere anche con un’OTA in meno.

Insomma, tra un confronto generale e qualche consiglio specifico, potrai finalmente usare OTA e metasearch come un supporto e non come una condanna!

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12 risposte

  1. Salve, sono Nanni, complimenti per il post, chiaro semplice, diretto. Sono presente su diversi siti elencati e su altri presi nella mappa riportata nel post. Non capisco “dove” e “quale” sia il mio errore, non avendo avuto risultati da molti di questi siti. grazie anticipatamente per la sua risposta.

    1. Ciao Nanni,
      ci sono dei siti che funzionano e che ti generano prenotazioni? Comincia con l’ottimizzazione di quello che hai già.
      3 o 4 canali che funzionano bene generano molte più richieste di 10 scarsamente ottimizzati.
      Se hai voglia di esplorare nuovi canali, il consiglio che ti do è di comprenderne a fondo il funzionamento prima di iscriverti.
      A quale mercato si rivolgono?
      Funzionano nel tuo territorio? Ci sono altre realtà che ottengono risultati dove sei tu? Come fanno?
      Quali sono le logiche del canale? Come fai ad ottenere maggiore visibilità? Come incidono le recensioni?

      Per smuovere un portale o un nuovo canale promozionale, bisogna comprenderne le logiche

  2. Salve
    alla Questura mi è stato detto che se si pubblicano gli annunci su Booking.com è necessaria la SCIA, perchè si presume che sia una forma organizzata e professionale (quindi non più privata e occasionale), di pubblicità.
    La mia domanda è: esiste una legge che vieta ai privati di pubblicare su questi portali?
    Ed inoltre se gli annunci vengono pubblicati da un’agenzia immobiliare con mandato di rappresentanza, i privati mantengono comunque lo status di privati nei confronti dell’erario?
    Ho Gia rivolto questi quesiti a diversi esperti ma ognuno dice la sua e non riesco a trovare leggi al riguardo, quindi ho pensato di scrivere direttamente a voi per sapere se avete già dovuto afforntare questa situazione.
    Grazie anticipatamente

    1. Ciao Giovanni, hai posto una questione annosa e per ora nessuno ti darà una risposta chiara. C’è una gran confusione a riguardo. Per quanto mi riguarda, la linea di confine è quella della legge nazionale sull’Imprenditoria.
      Secondo l’art.2082 del codice civile, “è imprenditore chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi”.
      Per intenderci, se hai solo un’immobile e non offri servizi, non puoi essere considerato imprenditore.
      Detto questo va letta anche la normativa regionale. Alcune regioni come la toscana stanno per mettere dei vincoli di giorni affittati anche per il singolo immobile. Molte associazioni si stanno muovendo su questo fronte, la principale è Property Managers Italia. Puoi rivolgerti anche a loro per restare aggiornato.

  3. Booking mi ha oscurato la pubblicità in quanto il pagamento delle loro commissioni non era stato emesso il 19.19 ma il 31.10. al 10.11 è ancora off line benché sia stato pagato 10 giorni fa, Oggi mi scrivono, dopo molti o molti solleciti che bisogna compilare un altro modello SEPA e passeranno altri giorni, nel frattempo ci sono state due importanti fiere a Milano: Golosaria e Eicma Fiera del Ciclo e Motoclico. Avrò perso almeno 20 prenotazioni, Secondo Voi questo è essere Leader di un Mercato?
    Per me falliranno, è solo questione di tempo e che si presenti un vero Player sul Mercato On-Line.

    1. Ciao Vincenzo. Se il problema deriva da un ritardo del pagamento, basta pagare puntualmente e non avrai in futuro questo problema.

  4. Ciao, il vostro sito è molto interessante, direi pieno di spunti da approfondire per migliorare e sviluppare l’organizzazione della vendita nel turismo.
    Noi abbiamo varie strutture sia alberghiere (piccoli hotel a conduzione familiare) sia extraalberghiero ( alcuni b&B) in Firenze.
    Il nostro obbiettivo è la disintermediazione delle prenotazioni.
    Ti volevo fare una domanda:
    Quanto secondo voi sarebbe importante fare un lavoro di associazione delle piccole strutture per unire le forze e lavorare in una unica direzione senza farsi la guerra nelle vendite?
    un progetto di questo tipo sarebbe percorribile od è troppo lungimirante?
    Grazie per l’attenzione

    1. Ciao Saverio,
      grazie per il commento e l’entusiasmo per il nostro settore, che traspare chiaramente dalle tue parole.

      Senza dubbio unire le forse può fare solo bene. A patto che ci sia una cultura condivisa.
      Disintermediare presuppone investimenti importanti, in tempo e denaro. E tanto coraggio. E’ l’ “educazione imprenditoriale” quella che sta alla base di una iniziativa di questo tipo. E dalla mia esperienza ancora sono poche le attività che possono vantarla.

      La formula di associazione, ai fini imprenditoriali e della disintermediazione, non credo sia quella più azzeccata.
      Meglio a mio parere costituire una srl e pianificare l’iniziativa come una vera e propria impresa.

      Quello che facciamo con Vivere di Turismo è proprio questo, e lo si può fare a vari livelli.

      Se vuoi approfondire, scrivimi pure 😉

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