Sequestro Emotivo nell’ospitalità – Come evitarlo

Un Host di Amsterdam ha pensato bene di buttare giù per le scale una cliente che si attardava al check out.
Senza dubbio siamo di fronte ad un delinquere che va rinchiuso in galera e punito per ciò che ha fatto. Non ci sono scuse per giustificare un’azione crudele come questa, e il giudice più generoso non può che condannare l’Host. Il servizio sul Corriere della Sera parla di razzismo.

Io voglio dare un punto di vista diverso, da coach e imprenditore.

Lungi da me difendere costui. Prendo semplicemente spunto da quanto accaduto per analizzare un caso limite di “Sequestro Emotivo”, che non vorremmo mai vedere!.. ma che può succedere a tutti e bisogna evitare come la peste. Come ha fatto questo Host ad arrivare a tanto? L’attività ricettiva per molti di noi rappresenta davvero tutto: fonte di sostentamento economico per la famiglia, autoriconoscimento del lavoro svolto, il proprio futuro e quello dei propri cari. E’ davvero importante sapere che l’attività è sotto controllo e sulla buona strada. Quando a volte ci troviamo davanti ad una strada sbagliata e apparentemente senza possibilità di fuga, cominciamo a reagire. La reazione è equivalente al senso di pericolo che percepiamo. Maggiore è la nostra sensazione di pericolo, maggiore sarà la nostra reazione.E’ come se qualcuno ci mettesse la testa sott’acqua. Puoi immaginare la sensazione? Ecco cosa si prova quando si è privi di risorse e noi si perde il controllo. Ne consegue che sei disposto a qualunque cosa pur di “respirare”! Questo stato psicologico si chiama “Sequestro Emotivo”. Succede quando l’istinto prende il sopravvento e si fanno delle cose senza senso, pur di difendere una posizione che in quel momento appare “vitale”.

A chi non è mai capitato di avere la sensazione di perdere il controllo della propria attività, di vedere nero e pensare che non ci sia scampo al peggio Mi riferisco a tutte quelle azioni “poco produttive” che mettiamo in pratica quando ci sentiamo sopraffatti da circostanze come queste:

Un guasto dietro l’altro…
No show con carta vuota…
Collaboratori che non fanno il loro dovere…
Fornitori che ti lasciano a piedi…
Il computer che decide di non funzionare…
Un cliente incontentabile e antipatico…
Una sfilza di recensioni negative su TripAdvisor…

 

La lista potrebbe diventare un tema, ma non è questo il punto.

Quando succedono queste cose avvertiamo un senso di impotenza. Anche perché quando arrivano queste situazioni non è che siamo li a fare nulla! Siamo spesso già di corsa e … non vediamo ne il tempo e ne il modo per aggiungere ulteriori problemi a problemi che già ci sono.

Ecco che, presi dal panico, cominciamo ad incupirci, alzare magari la voce, rispondere male e assumere atteggiamenti che in una situazione normale non avremmo. Queste reazioni vanificano il buon lavoro fatto in precedenza e portano i collaboratori a perdere la fiducia, con conseguente calo delle produttività. Quel che è peggio è che, quando la situazione rientra sotto controllo, capita che ci pentiamo di come abbiamo agito e vediamo la reazione sproporzionata all’evento in se. Ma oramai la frittata è fatta.

Possiamo evitare di incappare “Sequestro Emotivo”?

Il sequestro emotivo purtroppo può avvenire in ogni campo della vita, dove abbiamo dei problemi irrisolti che ad un certo punto ci portano ad esplodere. Il mio lavoro è quello di aiutare le persone ad ottenere il massimo nel settore extra alberghiero, e mi limito ad analizzare questo aspetto quando si presenta sul lavoro. Se vuoi ci sono decine di corsi per gestire le emozioni e, se ti interessa l’argomento posso anche consigliarti dei testi interessanti, come questo di Daniel Goleman, uno dei maggiori esperti sull’argomento.

Ti offro 3 consigli per gestire al meglio l’emotività ed evitare il Sequestro Emotivo durante il lavoro:

1. RIPOSA BENE LA NOTTE!

E’ la cosa più scontata, ma anche la causa maggiore di litigi e incomprensioni sul lavoro. Una mente lucida e riposata vede delle opzioni che una mente stanca non percepisce. Non serve a nulla correre dalla mattina alla sera se non si sta andando nella giusta direzione.

2. PIANIFICA IN ANTICIPO GLI OBIETTIVI PARTENDO DALLE COSE CHE TI STANNO A CUORE.

Fermati e butta giù per iscritto le cose veramente importanti per te e comincia a lavorare per fare in modo che le tue azioni vadano in quella direzione. Lo stress maggiore lo abbiamo quando facciamo cose che non sentiamo importanti. Conosco persone che fanno solo cose lontane dai propri sogni e desideri. Scrivi cosa vuoi ottenere con la tua attività, e impegnati per quello.

3. INDIVIDUA I NUMERI CHIAVE DELLA TUA ATTIVITA’ E LAVORA DA IMPRENDITORE.

Una volta che hai capito cosa è importante, individua quali sono le cose che renderanno possibili i tuoi obiettivi, ed associa un parametro numerico ad ognuna. Ad esempio, se sei su booking e il tuo punteggio minimo accettabile è 8.8, scrivilo e monitora il tuo andamento una volta al mese. Se la media delle votazioni è superiore al tuo punteggio, stai andando alla grande! Non serve arrabbiarsi ad ogni singola recensione con un punteggio inferiore, guarda il risultato da una prospettiva più ampia.

Ricorda sempre che…

“Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce”

Avere la situazione sotto controllo permette di ridurre la tensione quando avvengono gli imprevisti. Con Vivere di Turismo® sappiamo quanto è importante operare in una sitazione psicologica ottimale, e parte del percorso è dedicata a raggiungere un equilibrio per la gestione ottimale dell’attività.

Durante il corso Vivere di Turismo Live ne parliamo a fondo, offrendo una soluzione completa per gestire l’attività “dall’esterno”, come fa un buon imprenditore, ed evitare così, almeno sul lavoro, il “sequestro emotivo”.

Ti aspetto in aula!

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