Airbnb in 9 domande. Esci dal mucchio!

Oggi impariamo cose nuove su uno degli argomenti più inflazionati del web: Airbnb.

È il momento di rispondere alle vostre domande più frequenti, quindi andrei dritta al sodo. A voi la parola!

1. Qual è il prezzo adatto?

A volte scegliere la tariffa del tuo alloggio diventa come partecipare al programma della Zanicchi: tiri a indovinare!

Invece di scervellarti, se sei alle prime armi Airbnb ti mette a disposizione i Prezzi Smart – una sorta di tariffa che si aggiusta automaticamente.

Entra su “Gestisci annuncio e calendario” e clicca su “Prova Prezzi Smart”. Airbnb ti chiederà di impostare il prezzo minimo e massimo per notte e la frequenza con cui vuoi ospitare. Fine. Ci pensa Airbnb a rendere i tuoi prezzi dinamici seguendo il proprio algoritmo.

Se vuoi fare manualmente considera sempre il netto. Infatti paghi il 3% su ciascuna prenotazione, ed il prezzo finale all’ospite viene maggiorato del 10-15% per le spese di gestione. Per esempio se per una notte metti un prezzo di 10€ l’ospite pagherà 11,50 € e tu lasci a Airbnb 30 centesimi.

Airbnb ti da comunque dei suggerimenti prezzo e pare che convenga seguirlo. Secondo i dati Airbnb se scegli un prezzo compreso in un raggio del 5% rispetto a quello suggerito hai 4 volte più probabilità di ricevere una prenotazione.

2. Quanto conta lo stile dell’arredo?

Conta, come in ogni stanza d’albergo. Ne ho già parlato in precedenza, ma vorrei fare delle precisazioni su Airbnb.

Non c’è una risposta univoca, perché lo stile dell’alloggio dipende dal tipo di clientela che vuoi attirare. Questo lo decidi tu.

Ikea va benissimo per una clientela giovane e un tocco di colore, freschezza e funzionalità. È sicuramente un ottimo punto di partenza.

Se vivi in una località molto turistica e un po’ chic forse puoi provare a differenziarti, puntando su una cliente che è disponibile a spendere un po’ di più ma cerca determinati confort.

Ovvio che allora devi scegliere o uno stile etnico ma che racconti una storia dietro ogni mobile e soprammobile, o uno stile shabby chic, o un moderno artistico e particolare.

Occhio però che su Airbnb la maggior parte delle persone presta molta attenzione al prezzo. Se punti al ricercato forse dovresti pubblicizzarti anche su altri portali.

L’unica cosa che vale sempre e comunque è la semplicità. Il troppo stroppia, e costringe te a pulizie molto più laboriose.

Ecco un po’ di esempi di vari generi. La mia ispirazione nasce spesso su Pinterest.

 3. Come gestisco il calendario in modo intelligente?

Il calendario è uno strumento che devi imparare a usare. Accettare o non accettare una prenotazione infatti può essere parte della tua strategia nel medio termine.

Per esempio, se sai che c’è un evento tra qualche mese puoi sfruttare l’aumento della domanda e renderti disponibile ad accettare prenotazioni con anche 12 mesi di anticipo (solo per quel determinato periodo).

Insomma, devi farti furbo e capire a seconda delle tue necessità se preferisci prenotazioni last-minute o anticipate. E qual è il tipo di prenotazione che ti garantisce il tasso di occupazione più alto.

Airbnb rende il calendario davvero personalizzabile. Puoi:

  • Decidere di accettare le richieste per lo stesso giorno
  • Bloccare il calendario per il tempo dei preparativi tra due prenotazioni
  • Limitare le richieste troppo lontane nel tempo
  • Scegliere i requisiti del tuo soggiorno minimo e massimo per alcuni periodi, per i weekend, o per giorni specifici in “Aggiungi un requisito per le stagioni o i weekend”

4. Come posso accogliere l’ospite?

La cosa migliore in questo caso è parlare di storie vere. Ti racconto come hanno accolto me i più adorabili host Airbnb di Napoli, Carlo e Michela.

Intanto la cordialità è iniziata già durante lo scambio di messaggi prima dell’arrivo. Io volevo un check-in flessibile e per loro non è stato un problema. All’arrivo ci hanno aperto la porta sorridendo due giovani ragazzi e… sul letto abbiamo trovato questo.

Non mancava nulla, dagli asciugamani al cioccolatino di benvenuto. Un kit completo per il bagno (categoricamente rosa per me e azzurro per il mio compagno di viaggio). Un bigliettino scritto di loro pugno, che conservo ancora. La mappa di Napoli e alcuni prezzi di attrazioni locali. E per finire ci hanno subito invitati a un concerto per la sera stessa, lasciandoci liberissimi di rifiutare.

Ma la cosa che mi ha colpita di più è la parete sulla quale gli ospiti possono lasciare messaggi e disegni. Insomma, un’esperienza Airbnb coi controfiocchi.

Penso che a loro venga naturale essere così maledettamente perfetti, ma tu non devi essere da meno!

Una cosa che puoi aggiungere sono cartelli divertenti che aiutino l’ospite a sentirsi a casa. Dove sono le chiavi? Qual è il suo scaffale nella credenza? Come si accende il riscaldamento? E la password del Wi-Fi? Sono cose che gli mostrerai di persona, ma che sicuramente nella stanchezza dell’arrivo potrebbe scordarsi.

5. Quali sono le norme di sicurezza?

È come la salute, finchè c’è nessuno ci pensa. Invece in termini di sicurezza è meglio prevenire che curare, e Airbnb lo sa bene.

Pensa che puoi comprare sul loro sito un rilevatore di fumo e monossido di carbonio, che arriva direttamente a casa – ti viene detratto il prezzo dalle prossime prenotazioni.

Un’altra cosa che Airbnb ti offre è una carta di sicurezza con i numeri di telefono di emergenza, dove sono gli estintori e gli allarmi antincendio e l’eventuale piano di evacuazione.

C’è la versione da compilare sul sito e che Airbnb manda via e-mail a coloro che prenotano, prima dell’arrivo.

E poi puoi sempre stamparla e farla trovare sulla scrivania agli ospiti. È un elemento che crea fiducia e senso di grande serietà.

6. Come devo svolgere le pulizie?

Sembra banale, lava-spazza-asciuga. Preciso telegraficamente che ci sono delle accortezze in più che faranno la differenza. Perché a volte gli ospiti sono come le suocere, vanno a controllare nei posti più disparati.

  • Togli le briciole dal tavolo
  • Non lasciare peli o capelli sul divano e nel vano doccia
  • Tieni anche la tua stanza ordinata
  • Spolvera i soprammobili, le mensole, gli stipiti, le cornici, gli angoli tra i mobili
  • Cosa trovano se guardano sotto il letto? – io lo faccio sempre quando sono in viaggio, ma non per cattiveria. Mi cade sempre un anello o un orecchino che si perde inevitabilmente nei 12mq di stanza. Ci avevi mai pensato?

Ecco come facciamo noi per velocizzare le pulizie dei nostri appartamenti a Firenze.

7. Cosa devo scrivere nell’annuncio?

Domanda davvero fondamentale. Scriverò presto come devi raccontare la tua storia nei testi che metti online, ma tanto per cominciare tu presta attenzione al titolo.

Deve contenere l’aspetto che ti rende unico e diverso dagli altri alloggi: “pulito e centrale” è davvero trito e ritrito.

Per esempio, il Superhost della settimana è americano e ha un annuncio intitolato “Alberta Arts Modern Vintage Beauty!”. Alberta Arts è il nome del B&B, che quindi propone uno stile moderno e vintage. Accattivante.

Gli elementi sono sempre l’originalità, l’autenticità, il buon italiano (per loro vale l’inglese).

Come ho fatto io per trovare questo esempio, così devi fare tu cercando annunci simili e traendo ispirazione.

E le foto? Airbnb dice che devi inserirne di esaurienti, che facciano capire non solo l’aspetto delle stanze nel modo più chiaro e veritiero possibile, ma che riescano anche a dare l’impressione di come sarà l’atmosfera della casa.

Ecco un annuncio premiato come Superhost a Roma. Due foto molto diverse che spiegano proprio tutto su cosa ci si deve aspettare dal soggiorno.

Io aggiungo di metterci una tua foto, perché alla fine vedere che dietro allo schermo c’è una persona vera ad ospitare rende i clienti molto più propensi a prenotare, e anche a contattarti. Il che è ottimo, perché puoi già iniziare a chiedergli come potresti personalizzare il soggiorno – fatti dire quali sono i programmi e lo scopo della vacanza.

Se hai i social aggiungili nella sezione affidabilità del tuo profilo.

E, infine… lo sapevi che puoi registrare un video di 30 secondi in cui descrivi l’alloggio? Basta che vai sul Profilo e clicchi su “Foto, simbolo e video”.

8. Meglio affittare solo una stanza o l’intero appartamento?

Questa è una decisione su cui spesso non hai flessibilità, perché è dettata dalle condizioni esterne.

In generale affittare l’intero appartamento ti rende più autonomo nella gestione e più libero di comportarti come vuoi a casa tua senza avere sempre gli ospiti in giro.

D’altra parte possono sfuggirti dettagli importanti, come la manutenzione, la risoluzione immediata di problemi e emergenze, l’intrattenimento degli ospiti e la possibilità di stringere un rapporto.

L’esatto contrario vale per la stanza.

Non direi che necessariamente l’appartamento attira una clientela più chic e la stanza i giovani backpackers, anzi. Dipende da come arredi, dal servizio, dal prezzo, dalla descrizione dell’annuncio.

9. Come mi devo comportare al check-out?

In realtà non devi nemmeno esserci. Hai 48 ore per reclamare lo stato dell’immobile e 14 giorni per la garanzia host.

Però il consiglio è quello di esserci, anche perché lascerai una buona ultima impressione e questo influenzerà positivamente la recensione.

Puoi proporre di rimanere in contatto su Facebook. Questo di solito è un buon modo per far parlare di te anche ad amici e parenti.

E cogli l’occasione di chiedere un feedback su cosa potresti migliorare.

 

Ci sono alcune domande a cui ancora non trovi risposta? Scrivicelo nei commenti, siamo qui per questo!

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2 risposte

    1. Oriana grazie a te.
      Siamo felici di essere un po’ d’aiuto.

      Differenziarsi è dura ma si può fare: olio di gomito e occhi aperti alla formazione personale.

      Al prossimo post!

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