Come saranno i viaggiatori del futuro?

Se pensiamo ora ai viaggiatori, ci vengono in mente decine e decine di target diversi, il cicloturismo, i turisti asiatici, la terza età… Avere sullo stesso territorio cosi tante tipologie può essere problematico.

In effetti, se ci sono numerosi target che vengono a soggiornare nelle strutture extra alberghiere, ciò significa anche che saremmo in presenza di tante esigenze diverse a cui rispondere.

Adeguarsi a decine di tipologie non è mai evidente. Richiede tanti sforzi e tanta concentrazione. I rischi di perdere il focus è allora grande.

In 10, 15 anni, il mondo conoscerà un omogeneizzazione dei viaggiatori. Invece di trovare tutte queste mini categorie che non rappresentano grandi parte delle persone in vacanza o che sono troppo generiche, troveremo sei macro categorie:

La prima categoria è il turista che cerca interazione sociale:

Si tratta di una categoria giovane, sempre collegata. Whatsapp, Facebook, Messenger ed Instagram non hanno segreti per loro. Sono molto attratti dai vari brand e ne fanno molto passaparola tramite i social.

Ricercano la condivisione di uno stile di viaggio e piace loro soggiornare nelle strutture in cui possono entrare in contatto con altre persone, come gli ostelli o i B&B per esempio, condividere le loro esperienze.

Le loro destinazioni preferite sono gli Stati Uniti, l’Europa, i Paesi dell’Est, l’Asia e l’Australia.

La seconda categoria è il ricercatore della semplicità:

Si tratta della classe media che ricercano rilassamento e riposo. Sono i cosidetti “time poor, money rich”.

Hanno quindi la possibilità di programmare delle ferie allettanti e mancano di solito di tempo libero durante il resto dell’anno.

Per questa ragione, quando partono in ferie, vogliono avere il meno sorprese possibili e tenere tutto sotto controllo. Desidera avere conferma di quello che conosce già e va spesso negli stessi posti. Non fa viaggi per scoprire una cultura o un posto nuovo.

Se trovano una persona di cui possono fidarsi per programmare le loro ferie dalla A alla Z, sono felicissimi.

La terza categoria è il viaggiatore appassionato:

Viaggia per pura passione. Il suo obiettivo è di conoscere le persone del posto e vivere come uno di loro.

Fare l’esperienza culturale di conoscere il patrimonio di una città o un paese attraverso i racconti degli abitanti.

Si avvicinano molto alla sharing economy, cioé prenota tramite siti come Airbnb, dove i proprietari sono maggiormente dei privati, dei locali.

Questa scelta assicura loro di poter condividere un’esperienza incredibile e far parte di una comunità.

La quarta categoria è il viaggiatore etico:

Questa è una sotto-categoria del viaggiatore appassionato. Il viaggiatore etico viaggia esclusivamente con la sharing economy. Cerca le soluzioni eco-compatibili.

Spesso, fa anche volontariato e tramite questo incarico, scopre posti e persone incredibili.

La quinta categoria è alla ricerca del lusso:

Questa categoria richiede servizi di alta qualità. La scelta di questi viaggiatori è di fare soggiorni brevi e spostarsi frequentemente. Vivono di solito in grandi centri città e puntano sui servizi legati al relax.

Nel 2030, le previsioni sono che ci saranno sempre più persone anziane e sempre più single. È un target nuovo sempre in sviluppo.

Le persone che ricercano lusso sono anche attratte dalle innovazioni tecnologiche come i droni, ecc.

La sesta categoria è il viaggiatore di affari:

Ti ho già parlato in precedenza di questo target. Sarà in sviluppo continuo nei prossimi anni.

Sono viaggiatori sempre connessi che approfittano di un viaggio di affari per visitare anche i posti in cui soggiornano per lavoro.

Tutto deve essere perfetto e sicuro, hanno poco tempo a disposizione e intendono goderselo pienamente.

Spesso, le strutture hanno strumenti antichi mentre questa tipologia ha bisogno di tutta la tecnologia possibile.

 

Se tu dovessi fare un analisi delle tipologie di clienti che ricevi maggiormente, quale sarebbe? A quale categoria pensi di rivolgerti per il futuro?

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