Ho fatto (quasi) pace con le web agency!

Amore – odio.

Questa è da sempre la mia relazione con le web agency. (non solo la mia a quanto pare!).

Ecco come ho in mente un dialogo tipo tra un gestore e una web agency:

– – – – – –

Cliente: vorrei disintermediare

Web agency: ok potremmo rifare il sito e agganciarci una campagna adword

Cliente: (dopo un anno) il sito non funziona!

Web agency: Le assicuro che abbiamo fatto il massimo, l’hostin è giusto, la campagna ottimizzata, il sito è responsive, il booking engine è performante e gli accessi sono aumentati. E cento ancora di queste supercazzole 🙂

Cliente: ok dai vediamo di migliorare (e pensa: mi stanno prendendo per i fondelli)

Agenzia: va bene, con 1500 euro potremmo fare bla bla bla ( e pensa: ma che ci parlo a fare con questo? Mi porta i soldi e crede che basti per disintermediare?)

– – – – – –

Mi è capitato ormai decine di volte di vivere questa situazione!

Il Festival del web Marketing, a cui ho partecipato nei giorni scorsi, mi ha smosso qualcosa. Qualcosa che interessa anche te.  

Parlando infatti con i colleghi che gestiscono strutture ricettive, ho notato che la maggioranza di noi ha problemi le web agency, qualcuno non sa cosa pensare, e solo pochi ci lavorano serenamente.

Io ero tra quelli che le odiava… Ecco alcuni dei motivi:

Tempi di realizzazione inspiegabilmente lunghi

Prodotto finale quasi mai allineato con l’idea iniziale

Costi che aumentano all’improvviso, costi nascosti (hai presente l’hosting?), e soprattutto Sensazione di inadeguatezza e incompetenza che puntualmente mi abbracciava ogni volta che c’era un problema di sviluppo.

Possibile che fossi sempre io quello incompetente?

Negli ultimi mesi sto portando avanti alcuni progetti web, ed ho grandi aspettative. Naturalmente ho chiaro quello che voglio, almeno nella mia testa. Poi arrivo davanti al consulente e 8 su 10 l’incontro si traduce in un “nulla di fatto”…..

Sono abituato a pensare che per cambiare i risultati ed ottenere risultati che non ho mai raggiunto, devo fare delle azioni che non ho mai fatto!

 

Ed eccomi qua: nel tempio del Web Marketing Italiano, con il chiaro obiettivo di capirci di più. E nel frattempo migliorare le mie competenze tecniche attraverso la formazione.

PRIMA IMPRESSIONE: quanta gente!

5000 persone – età media “ad occhio” 25-28 anni

16 sale in contemporanea con oltre 20 “topics” diversi

Sala plenaria per 2000 persone con ospiti internazionali

Oltre 40 stand di aziende espositrici

Musica, tanta musica!

Ho subito pensato: sono una persona molto conosciuta nella mia nicchia e sicuramente troverò qualcuno del gruppo FB Vivere di Turismo o qualche collega. Con mia immensa sorpresa… non conoscevo nessuno. A parte qualche relatore conosciuto in BTO negli anni scorsi, tutti gli altri, relatori e partecipanti, erano facce nuove.

Mi sentivo un pesce fuor d’acqua. Per la prima volta in una fiera formativa ho avuto la sensazione di aver sbagliato luogo. Avevo quasi voglia di andarmene. Anche se c’erano 5.000 persone, mi sentivo come la “particella di Sodio dell’acqua Lete”.

Per fortuna sono rimasto e mi sono focalizzato sul programma.

Avevo stampato a casa gli appuntamenti a cui volevo esserci. In eventi come questi perdere tempo è un attimo! La scelta era vastissima. Ogni sala aveva un argomento diverso.

Il primo giorno si è concluso con tanti speach seguiti, e una mole di informazioni importante su cui riflettere. Non sono entrato in sala plenaria, avevo bisogno di pause lunghe per interiorizzare gli inetrventi. Arrivato in albergo la sera mi sono chiesto come quelle informazioni apprese potessero essermi utili. Senza successo, almeno per il momento.

Il secondo giorno arrivo in ritardo.La sera ho fatto le 3 di notte per scrivere il programma del corso base Vivere di Turismo® che pubblicheremo nei prossimi giorni online, ma questa è un’altra storia 🙂

La seconda giornata è andata decisamente meglio. Mi sono svegliato con una carica maggiore e sapevo quello che mi attendeva. Ho seguito alcuni speach, tra cui quello del mio amico Antonio di STRAVIDEO relativo all’utilizzo dello streaming, e quello interessantissimo di Emanuela di GAZDUNA PROJECT.  Ha fatto una analisi del sito PornHub e quello che possiamo imparare dall’industria del Porno. La sala era in delirio! La relatrice non ha risparmiato i doppi sensi. Decisamente è una delle migliori presentazioni a cui abbia mai assistito.

Ho partecipato agli eventi in sala plenaria, e ascoltato la musica dal vivo. Ero più sereno. Qualcosa in me cominciava a muoversi e cominciavano ad arrivarli le prime idee.

La rivelazione è arrivata dall’ incontro con Armando Travaglini, consulente e formatore per il web marketing turistico, e autore del libro Digital marketing turistico e strategie di «revenue management» per il settore ricettivo. Mentre parlavamo del più e del meno, vedevo nei suoi occhi quanta passione e amore aveva per aiutare le strutture e i sui clienti.

Mi sono sentito responsabile. Nel vero senso della parola.

Responsabile di cambiare questa dinamica strana del rapporto con le web agency.

E’ nata in me una speranza e una fiducia nuova. Adesso devo trovare il modo di concretizzarla e trasformarla in risultati concreti.

Starai pensando: Danilo, ho capito, ma nel concreto, cosa si può fare per migliorare la relazione con la web agency e ottenere più risultati?

E qui ti volevo!

D’istinto mi verrebbe da risponderti: dove eri la scorsa settimana? Perchè non partecipi anche tu a questi eventi formativi? Ma sarei ipocrita: io che seguo con attenzione la formazione mi sono accorto di questa opportunità solo alla quarta edizione!

Ecco come tu puoi migliorare il controllo e i risultati di un progetto web:

  1. Parti dagli obiettivi. Cosa vuoi ottenere con il sito o la campagna di marketing? Un sito nuovo serve a poco se non c’è alle spalle una strategia. E gran parte della responsabilità della strategia è nostra.
  2. A chi ti rivolgi? Identifica bene la tua clientela e metti nero su bianco il target di persone che vuoi raggiungere, nazionalità, età, interessi.
  3. Definisci la tua identità: in cosa sei unico? Perchè un ospite dovrebbe preferiri ad un competitor? Se non lo sai tu, figurati la web agency.
  4. Crea uno storico della tua struttura. Numeri numeri e numeri. Senza numeri si spende una fortuna ottenendo pochi risultati. Inoltre non sarai in grado di misurare l’efficacia delle azioni web. Questo punto è quello che genera maggiori scontri con le web agency. Senza una metrica non sanno da cosa si parte e non riescono a portare risultati condivisi.
  5. Programma in anticipo a un anno e mezzo. 6 mesi per ottimizzare il sito online e verificarne le performance, e un anno per darci dentro e lavorare fianco a fianco con la web agency per riempire i periodi morti e portare flussi nei momenti di alta stagione e alzare i prezzi.
  6. Chiedi il costo del progetto, non del sito!

CONCLUSIONI: sono molto meno furioso con le web agency. Sto imparando a conoscerle e a capirne le loro debolezze.

Naturalmemte NON posso giustificare quelle superficiali che sfornano siti perfetti, ma poco utili. Anche loro dovrebbero crescere e offrire strumenti per rendere efficace il loro lavoro.

Ad ogni modo … Mi si è accesa una speranza!

Quella che un giorno gestori e web agency possano lavorare per un obiettivo comune, il successo della struttura.

Per restare in contatto con me iscriviti al gruppo chiuso su FB dedicato solo a quei gestori che vogliono migliorare i loro risultati.

L’Italia è un paese che potrebbe Vivere di Turismo®, comincia a farlo TU.

 

 

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2 risposte

  1. Capiti al momento giusto. Il mio web marketing mi ha messo un booking engine sul sito che appena l’ho visto sono inorridita. Ora aspetto domani che è lunedi per chiamare e chiedere come mai hanno fatto una cosa del genere.
    Io per il momento sto studiando da mamma, ma appena potrò parteciperò a questi eventi, se non altro per l’energia che trasmettono.

  2. Ciao Marisa, gran bello studio quello di Mamma. Sono molto felice per te.
    Per il booking…. quanto ti capisco!
    Ci vorrebbe un servizio di consulenza per seguire i consulenti 😀

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